Assassina, crudele, spietata: questi sono solo alcuni degli aggettivi associati a Lucrezia Borgia (1480-1519) nel corso dei secoli. Eppure, la vera storia di questa figura iconica del Rinascimento è molto diversa dalla leggenda nera che l’ha resa famosa.
Nata in un’epoca di fasti e oscurità, fra intrighi e lotte di potere, Lucrezia fu spesso vittima degli eventi, piuttosto che protagonista delle atrocità a lei attribuite. Oggi gli storici stanno finalmente riscrivendo il suo racconto.
Indice dei contenuti
Chi era Lucrezia Borgia: figlia del potere
Lucrezia Borgia nacque il 18 aprile 1480 nella Rocca Abbaziale di Subiaco, vicino Roma. Era la terzogenita del cardinale spagnolo Rodrigo Borgia (futuro papa Alessandro VI) e della sua amante ufficiale Vannozza Cattanei.
Rodrigo era un uomo ambizioso, astuto e amante dei piaceri della vita. Ebbe diversi figli, ma riconobbe pubblicamente solo quelli avuti da Vannozza: Cesare, Giovanni e Goffredo.
Nel 1492, grazie alla sua abilità politica, Rodrigo salì al soglio pontificio. Da quel momento, i suoi figli diventarono strumenti di alleanze strategiche. Per Lucrezia, il padre progettò un’educazione raffinata, includendo lo studio di italiano, francese, spagnolo, latino e greco: la preparava a diventare una pedina preziosa nello scacchiere politico europeo.
I matrimoni strategici di Lucrezia
A soli 13 anni, Lucrezia sposò Giovanni Sforza, nipote di Ludovico il Moro. Il matrimonio, celebrato nel 1493, durò poco: nel 1497 fu annullato con l’accusa, probabilmente falsa, di impotenza del marito.
Subito dopo, Alessandro VI la promise ad Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie. Il matrimonio, consumato nel 1498, si concluse tragicamente: Alfonso venne assassinato nel 1500, probabilmente per mano del fratello di Lucrezia, Cesare Borgia, a causa di rivalità politiche.
Infine, Lucrezia sposò Alfonso I d’Este, duca di Ferrara, nel 1502. Questa unione segnò una svolta: Lucrezia finalmente ottenne un ruolo autonomo come duchessa, diventando una figura di spicco nella corte estense.
Lucrezia Borgia: tra intrighi e falsi miti
Nonostante le accuse di incesto, omicidio e veleno, Lucrezia Borgia fu probabilmente innocente di molti dei crimini a lei attribuiti. Era, piuttosto, una pedina nelle mani del padre e del fratello.
Il misterioso figlio di Lucrezia
Nel 1498 Lucrezia diede alla luce un figlio, Giovanni, la cui paternità scatenò pettegolezzi velenosi. Secondo alcuni era figlio di un collaboratore papale, Pedro Calderón, assassinato poco dopo. Le voci infamanti di un incesto tra Lucrezia e il padre vennero probabilmente diffuse da Giovanni Sforza, in cerca di vendetta.
Gli omicidi nella famiglia Borgia
Anche la morte di Juan Borgia, fratello di Lucrezia, fu circondata da misteri. Si sospettò Cesare, spinto da gelosia o calcolo politico. Tuttavia, le prove concrete non emersero mai, lasciando solo sospetti e insinuazioni.
La rinascita di Lucrezia a Ferrara
Vedova a vent’anni, Lucrezia Borgia decise di avere un ruolo più attivo nella sua vita. Al matrimonio con Alfonso d’Este, Lucrezia partecipò personalmente nelle trattative, mostrando intelligenza e pragmatismo.
A Ferrara, la duchessa fiorì come mecenate delle arti, protettrice di poeti, pittori e intellettuali. La sua corte divenne una delle più raffinate d’Europa. Finalmente lontana dalle macchinazioni della famiglia Borgia, Lucrezia dimostrò di essere una donna colta, equilibrata e rispettata.
La morte e la leggenda nera
Lucrezia Borgia morì il 24 giugno 1519 durante il parto del suo ottavo figlio. Aveva solo 39 anni. Dopo la sua morte, le dicerie sul suo conto si intensificarono: venne dipinta come una donna dissoluta e assassina, un ritratto che ancora oggi influenza la sua immagine.
In realtà, come sottolineano gli storici moderni, Lucrezia fu una vittima della propaganda politica. Sarah Bradford, autrice di una celebre biografia su di lei, afferma:
“Lucrezia visse in un mondo in cui i dadi erano truccati a favore degli uomini”.
Lucrezia Borgia oggi: una nuova immagine
Oggi, la figura di Lucrezia Borgia è in fase di rivalutazione. Non più solo l’icona della famiglia Borgia corrotta, ma una donna complessa, intelligente e capace di sopravvivere in uno dei periodi più spietati della storia rinascimentale.
La vera Lucrezia non fu una criminale, ma una vittima delle circostanze, testimone di un’epoca di splendori e crudeltà.