La terza stagione di Squid Game è arrivata al capolinea. I nuovi episodi appena rilasciati su Netflix hanno dato una conclusione definitiva al gioco più spietato del piccolo schermo. Un finale intenso, drammatico e ricco di significati che ha lasciato i fan senza parole.
Ma come finisce davvero Squid Game 3? Chi riesce a sopravvivere e aggiudicarsi il montepremi finale? La risposta è tutt’altro che scontata e riserva numerose sorprese.
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Il vincitore e il sacrificio finale di Gi-hun
Sin dai primi episodi della stagione, una profezia cupa incombe sulla storia: nessuno dei concorrenti originari riuscirà a sopravvivere.
Lo sciamano Seon-nyeo sembra avere ragione, perché anche Gi-hun, il protagonista storico della serie, compie un gesto estremo per salvare un bambino: il figlio di Jun-hee, nato nel secondo episodio. Sarà proprio lui a vincere il gioco, ma solo grazie al sacrificio eroico di Gi-hun, che decide consapevolmente di rinunciare alla sua vita per proteggere l’innocenza.
La sfida finale tra avidità e umanità
Il round conclusivo è ambientato su tre torri sospese. I giocatori sono costretti a spingersi giù l’un l’altro in un confronto fisico brutale. L’avidità domina la scena, tanto da spingere persino il padre di Gi-hun a tentare di uccidere il proprio figlio per accaparrarsi il denaro. In un momento di altissima tensione, Gi-hun e Myung-gi si affrontano in uno scontro corpo a corpo che termina con entrambi precipitati nel vuoto. Nessuno, però, ha avviato ufficialmente il gioco premendo il pulsante: è tutto ancora aperto.
A quel punto Gi-hun ha tre opzioni, ma sceglie la più nobile: decide di premere il pulsante sacrificando se stesso, consentendo al bambino di vincere. Nel suo ultimo discorso, ricorda a tutti che i partecipanti non sono cavalli da corsa, ma esseri umani, e che lo spettacolo della morte non può essere normalizzato.
L’ultima scena e il significato simbolico
Nel finale, Front Man lascia una casa di Los Angeles e viene attratto da un suono familiare: il tonfo delle tessere di ddakji, il gioco che dava inizio alla selezione. Scorge un uomo che ne sfida un altro, suggerendo che il ciclo dell’orrore non si è mai davvero interrotto. Il messaggio è chiaro: nonostante i sacrifici e le scelte coraggiose, il mondo continua a ignorare la sofferenza, ripetendo sempre gli stessi errori.
Un epilogo dal forte valore morale
Con Squid Game 3, il regista chiude il cerchio offrendo un messaggio di speranza dentro un mondo oscuro. Il sacrificio di Gi-hun, il sorriso finale del bambino vincitore e l’illusione che qualcosa possa cambiare rappresentano un barlume di umanità in un gioco dove la vita sembra valere meno del denaro.