L’edizione 2025 del Festival di Sanremo si annuncia come una delle più innovative degli ultimi anni. Carlo Conti, alla guida della kermesse, avrebbe scelto di puntare su una formula completamente nuova, costruita sulla presenza femminile e su un trio di protagoniste simbolo di tre diverse generazioni della musica italiana.
Tra queste spicca un nome che potrebbe riscrivere la storia dell’Ariston: Laura Pausini, chiamata non solo come ospite, ma come vera e propria co-conduttrice per tutte le serate.
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Laura Pausini in un ruolo inedito: dalla performance alla conduzione
Secondo le indiscrezioni, la cantante romagnola sarebbe pronta a vivere Sanremo 2025 in modo mai visto prima. Non più soltanto presenza speciale per un breve segmento, ma figura centrale della conduzione accanto a Conti.
La Pausini, forte di una carriera internazionale costellata da Grammy, Latin Grammy e un Golden Globe, affiancherebbe il direttore artistico per l’intera settimana, alternando momenti di spettacolo a interventi da padrona di casa. Una scelta che unisce carisma, esperienza e potenza vocale, e che avrebbe anche un valore strategico: il palco dell’Ariston diventerebbe il faro ideale per accompagnare il lancio del suo nuovo progetto discografico dedicato alle cover.
Un cast che attraversa tre generazioni: Bertè, Pausini e Clara
La rivoluzione voluta da Conti non riguarda soltanto la presenza della Pausini. Il Festival 2025 potrebbe infatti portare sul palco un terzetto femminile senza precedenti: Loredana Bertè, Laura Pausini e Clara.
Tre artiste, tre età diverse, tre linguaggi musicali distinti.
La Bertè, icona ribelle della musica italiana, rappresenterebbe la generazione più storica e sperimentale; la Pausini incarnerebbe la maturità artistica e il ponte tra Italia e mondo; mentre Clara, classe 1999, sarebbe il volto giovane in grado di dialogare con il pubblico della Gen Z.
Un mosaico femminile costruito per rinnovare l’immagine del Festival e raccontare la musica italiana in tutte le sue sfumature, dalla tradizione al pop internazionale fino alle nuove contaminazioni sonore.
La visione di Carlo Conti per un Festival moderno e inclusivo
L’intento del direttore artistico sembra chiaro: dare una nuova identità a Sanremo, costruendo un equilibrio tra esperienza e freschezza, tradizione e innovazione. La scelta di un cast femminile così trasversale potrebbe trasformarsi in uno dei segni più evidenti di questa edizione, capace di restituire al pubblico un Festival dinamico, contemporaneo e profondamente rappresentativo del panorama musicale attuale.
Se confermata, l’intuizione di Conti segnerebbe un cambio di passo significativo, aprendo la porta a un Sanremo dove la presenza delle donne non è solo scenografica, ma centrale, strutturale e narrativa.








