Debutta lunedì 5 maggio in prima serata su Rai 1 Gerri, la nuova fiction poliziesca diretta da Giuseppe Bonito e tratta dai romanzi di Giorgia Lepore. Un appuntamento atteso, composto da cinque prime serate, che promette di conquistare tanto gli appassionati di crime quanto i fan dei drammi psicologici e delle storie d’amore tormentate.
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Gerri, anticipazioni 5 maggio: un eroe fragile e affascinante
Il protagonista, interpretato da Giulio Beranek, è Gregorio Esposito, detto Gerri: 35 anni, ispettore di polizia in un commissariato pugliese, è un uomo dalle mille contraddizioni. Stimato sul lavoro ma malvisto dai superiori, è circondato da donne ma incapace di stabilire un vero legame, e soprattutto, è un uomo con un passato difficile che continua a tormentarlo.
Di origini rom, Gerri è cresciuto in una casa famiglia. Il suo vero nome è Goran, ma lui stesso fatica a riconcere quella parte di sé. È stato cresciuto da un prete e una perpetua che lo hanno salvato da un’infanzia difficile, ma i fantasmi di quel tempo non lo hanno mai abbandonato. Oggi, si trova spesso troppo coinvolto nei casi che deve seguire, specialmente quando si tratta di minori o persone vulnerabili, proprio come lui un tempo. Questo coinvolgimento emotivo, se da un lato lo rende empatico e vicino alle vittime, dall’altro lo mette in contrasto con le regole del mestiere e con i suoi superiori.
Una collega inaspettata e un equilibrio instabile
La vita professionale di Gerri si complica ulteriormente con l’arrivo della nuova viceispettrice Lea Coen, interpretata da Valentina Romani. Romana, determinata, con una forte etica professionale, Lea percepisce subito la fragilità dietro il carisma di Gerri e sceglie di mantenere le distanze. Ma tra i due nasce una tensione evidente, un’attrazione reciproca che rende il loro rapporto ancora più complesso. Lei prova a proteggersi, lui non riesce a lasciarla indifferente: il conflitto personale si intreccia così a quello professionale, dando vita a un duetto attoriale carico di intensità.
Un’eredità pesante e un’identità da riscrivere
Il personaggio di Gerri nasce dalla penna dell’autrice pugliese Giorgia Lepore, che nel 2018 ha dato vita a questo investigatore atipico, lontano dai canoni dell’eroe infallibile. La fiction si presenta come un tentativo chiaro di raccogliere l’eredità del Commissario Montalbano, non tanto nella forma, quanto nello spirito: un protagonista forte e imperfetto, storie radicate in un contesto territoriale preciso, a Puglia, in questo caso, e una narrazione che unisce il giallo al dramma umano.
La regia di Giuseppe Bonito, la sceneggiatura firmata da Sofia Assirelli e Donatella Diamanti e il cast di primo piano rendono Gerri un prodotto televisivo ambizioso, che arricchisce l’offerta di Rai 1 con una proposta più matura e sfaccettata, capace di parlare di giustizia, di identità e di riscatto.
Gerri, non solo crime
Chi ama le storie intense, con personaggi che combattono contro i propri demoni interiori e contro le ingiustizie del mondo, troverà in Gerri una nuova voce da ascoltare. Non solo crime, quindi, ma un racconto profondo sul peso delle origini, sull’importanza delle seconde possibilità e sulla difficoltà di amare davvero, quando non si è mai stati amati abbastanza.
L’appuntamento è per lunedì 5 maggio su Rai 1: un nuovo volto del poliziesco italiano sta per fare il suo ingresso in scena.