La terza stagione di Monster, intitolata “Monster: The Ed Gein story” è presente su Netflix dal 3 ottobre 2025 e vede Charlie Hunnam (noto per Sons of Anarchy e King Arthur, Rebel Moon) nei panni di Ed Gein, noto serial killer statunitense definito il “Macellaio di Plainfield“.
Accusato tra gli anni Quaranta e Cinquanta di diversi crimini raccapriccianti come omicidio, tortura e violazione di cadaveri, scopriamo la sua storia che ha ispirato anche altri prodotti mediali come Psycho (1960) e Il silenzio degli innocenti (1991).
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La biografia di Ed Gein
Edward “Ed” Theodore Gein nacque il 27 agosto 1906 nella contea di La Crosse (WI) da genitori di origini tedesche. Il padre George, un violento alcolizzato, portò la famiglia a vivere in una fattoria nella città di Plainfield e la madre Augusta, una fanatica religiosa luterana, crebbe i figli in isolamento quasi totale e cercò di trasmettere loro l’idea che il mondo fosse corrotto e immorale e che tutte le donne (tranne lei) fossero strumenti del diavolo.
Ed andava abbastanza bene a scuola ma, a causa della corporatura esile e del comportamento timido, era vittima di bullismo da parte dei compagni più arroganti.
Dopo le morti dei genitori e del fratello, avvenute tutte nel giro di pochi anni, per un periodo visse di piccoli lavoretti, sussidi statali e del lavoro nella sua fattoria. Iniziò ad interessarsi a letture riguardanti cannibali e atrocità naziste, in particolare quelle compiute da lse Koch, definita la “Bestia di Buchenwald”.
L’ossessione per la madre defunta
Per anni venne considerato semplicemente una persona eccentrica, ma una realtà ben più oscura si celava dietro il suo isolamento. Di notte si avventurava nei cimiteri per dissotterrare corpi di donne che gli ricordavano la madre defunta, portandoli a casa per creare strani oggetti domestici fatti di pelle e ossa.
Per la madre, infatti, nutriva un’ossessione morbosa: nella fattoria lasciò intatte le stanze usate dalla donna, mentre il resto della casa era in condizioni di degrado totale.
Gli omicidi
Nel corso degli anni, Ed confessò due omicidi che terrorizzarono la comunità locale. Mary Hogan, dipendente di una taverna scomparsa dal 1954, e Bernice Worden, proprietaria di una ferramenta di Plainfield sparita nel 1957. Dopo aver notato una ricevuta intestata a Gein, la polizia della contea di Waushara perquisì la sua casa e rinvenne, in un capanno, il corpo decapitato della seconda donna appeso per le caviglie.
Il processo e la diagnosi
Arrestato, Ed confessò tutto: era stato di notte nei cimiteri locali circa 70 volte e aveva trafugato il corpo di una donna di mezza età, recentemente sepolta, che somigliava molto a sua madre e ne aveva lavorato la pelle per farne manufatti. Rivelò inoltre di aver ucciso Mary Hogan e lasciò intendere di aver commesso altri omicidi in gioventù, tra cui quello di una ragazzina scomparsa diversi decenni prima.
Sebbene sia stato accusato di necrofilia, Gein negò sempre di aver avuto rapporti coi cadaveri riesumati in quanto emananti cattivo odore.
Fu sottoposto a varie perizie psichiatriche che fecero emergere gravi disturbi mentali. Nel 1968 i medici stabilirono che Gein era abbastanza stabile da sostenere il processo, tuttavia fu discolpato per infermità mentale e, scampata la sedia elettrica, passò gli ultimi sedici anni di vita in un manicomio criminale.
La morte
Il 26 luglio 1984 Ed Gein morì a 77 anni per insufficienza respiratoria in seguito a un cancro al polmone nell’ospedale statale Mendota a Madison (WI). Spesso vandalizzata e addirittura rubata nel 2000, la sua tomba ora è conservata in un museo nella Contea di Wuashara (WI).







