Il cantautore genovese Sandro Giacobbe è morto nella sua abitazione di Cogorno il 5 dicembre 2025 all’età di 75 anni. Avrebbe compiuto 76 anni il prossimo 14 dicembre.
Il cantante, uno dei simboli della musica italiana degli anni Settanta e Ottanta, lascia un vuoto profondo nel cuore dei suoi familiari, dei suoi amici ma anche di chi è cresciuto con le sue bellissime melodie. Ecco nel dettaglio la biografia, la carriera musicali e la terribile malattia che è stata la causa principale della morte di Sandro Giacobbe.
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Biografia e vita privata
Sandro Giacobbe è nato il 14 dicembre 1949 a Genova. Ha vissuto per lungo tempo a Moneglia ma di recente aveva deciso di trasferirsi a San Salvatore di Cogorno. Proprio in questo paese aveva trascorso molti anni, vivendo una quotidianità semplice e legata al territorio.
Ha iniziato a fare musica a 16 anni, trascurando gli studi di ragioneria. Formò con alcuni amici un gruppo musicale chiamato Giacobbe & le Allucinazioni, esibendosi nei locali della Liguria. La sua carriera musicale iniziò nel 1971 quando fu messo sotto contratto dalla Dischi Ricordi come cantante solista.
Nella sua vita privata, Giacobbe aveva una lunga storia d’amore con Marina Peroni, di 27 anni più giovane di lui. Lei è stata per molti anni una delle sue coriste e i due stavano insieme dal 2010. La coppia si è sposata l’8 ottobre 2022 a San Salvatore di Cogorno. Oltre alla sua amata, lascia anche i due figli Andrea e Alessandro, nati entrambi dal primo matrimonio.
Oltre che per la musica, aveva anche una grande passione per il calcio– Aveva infatti giocato nella squadra locale e successivamente era entrato nella Nazionale Cantanti, diventando addirittura allenatore.
La carriera musicale
Messo sotto contratto dalla Dischi Ricordi, Sandro Giacobbe esordì nel 1971 con la canzone Per tre minuti e poi…, seguita l’anno successivo dal brano Scusa se ti amo. Passato alla Cbs, venne valorizzato come autore, pubblicando alcune sue canzoni cantate da altri artisti.
Tra queste L’amore è una gran cosa, interpretata da Johnny Dorelli e scelta come sigla della trasmissione radiofonica ‘Gran Varietà’. Signora mia, il primo 45 giri di successo è del 1974 conquistò il pubblico del Festivalbar e diede il nome anche al suo primo album. Un’altra canzone dell’album, Signora addio, venne interpretata anche da Gianni Nazzaro.
Nel 1975 pubblicò Il giardino proibito in formato 45 giri e album e Io prigioniero, con cui vinse la Gondola d’Oro di Venezia. Il 1976 fu l’anno del boom con ‘Gli occhi di tua madre’, classificatasi al terzo gradino del podio del Festival di Sanremo.
Nel 1977 incise l’album Bimba e nel 1978 Lenti a contatto. Nel 1979 con ‘Mi va che ci sei’ tornò il successo popolare bissato l’anno successivo da ‘Notte senza di te’ e soprattutto da ‘Sarà la nostalgia’ del 1982 che si affermò come una delle hit più acclamate dell’anno.
Partecipò nuovamente al Festival di Sanremo con la canzone Primavera, mentre l’anno dopo ottenne ancora un successo con ‘Portami a ballare’, gettonatissimo brano estivo. Nel 1990 Giacobbe tornò in gara a Sanremo cantando ‘Io vorrei’, che dette il titolo al nuovo disco.
Tra le sue pubblicazioni più recenti troviamo il singolo Ali per volare interpretato insieme alla compagna Marina Peroni, pubblicato nel 2015. Nel 2019 dedicò il suo nuovo singolo Solo un bacio ai figli delle vittime della tragedia del ponte Morandi di Genova.
Infine nel 2023 ha inciso Lettera al gigante, un singolo scritto dal figlio Andrea. Il cantante ha raccontato in diverse interviste che quando era solo un bambino anche suo figlio Andrea è stato faccia a faccia con il cancro.
Cause della morte
Negli anni, Sandro Giacobbe purtroppo si è ritrovato a affrontare momenti molto duri. Anni fa è stato colpito da meningioma (un tumore delle meningi) per il quale ha subito una delicata operazione. Dal 2015 invece combatteva contro una terribile malattia.
Da oltre un decennio infatti il cantautore lottava contro un tumore alla prostata. Questa sua malattia è stata la causa principale della sua morte, avvenuta il 5 dicembre 2025. Della sua delicata condizione aveva raccontato apertamente nello scorso maggio durante un’intervista a Verissimo, seduto accanto alla moglie Marina Peroni.
Proprio in quella occasione aveva detto: «Vivo ogni giorno con intensità, mi spaventa solo lasciare chi amo». Era apparso in carrozzina, ma con una lucidità e una serenità che avevano commosso il pubblico.
Il 16 marzo 2025 invece aveva raccontato a ‘Domenica In’ su Rai 1, nel corso di un’intervista a Mara Venier, di aver aver perso tutti i capelli in seguito alla chemioterapia e di dover utilizzare la carrozzina su ordine dei medici.
Negli ultimi anni aveva perciò affrontato il suo percorso con grande dignità, trovando nella vicinanza delle persone amate una forza preziosa. Secondo quanto riferito, l’affetto ricevuto dalla famiglia era diventato per lui un sostegno quotidiano, un motivo per affrontare la malattia con consapevolezza e delicatezza, senza mai rinunciare alla sua sensibilità di artista.









