L’amatissimo comico pugliese Checco Zalone torna finalmente al cinema con un nuovissimo film. La sua nuova pellicola, intitolata Buen Camino, debutta al cinema a partire dal 25 dicembre 2025.
Alla regia ritroviamo nuovamente Gennaro Nunziante, il regista con cui l’attore pugliese ha firmato tutti i suoi maggiori successi. Nell’attesa di vedere questa nuova commedia, vi segnaliamo 5 film iconici con protagonista Checco Zalone da vedere in streaming su Netflix.
Indice dei contenuti
1. Cado dalle Nubi (2009)
Cado dalle Nubi (2009) è il film che segna l’esordio di Zalone come attore. Checco Zalone, pseudonimo di Luca Medici, nel film interpreta sé stesso: questa scelta interpretativa è presente nella maggior parte dei suoi film. Per questo film, l’attore pugliese ha anche scritto la sceneggiatura e il soggetto insieme a Nunziante. Ha anche scritto le canzoni per la colonna sonora.
Il protagonista del film è Checco Zalone, un giovane pugliese che sogna di diventare cantante. Proprio per questo motivo è stato lasciato da Angela, la sua ragazza. Lui vuole inseguire un sogno difficile da realizzare mentre lei vorrebbe sposarsi e mettere su famiglia.
Distrutto, il protagonista decide quindi di lasciare Polignano e raggiungere Milano per cercare di realizzare il suo sogno. Giunto in città, viene ospitato dal cugino, ma ovviamente fatica ad adattarsi alla mentalità aperta della città del nord. Un giorno però farà un incontro speciale: conosce Marika (interpretata da Giulia Michelini), di cui si innamora.
La ragazza inizialmente lo respinge ma poi i due cominciano a uscire insieme. Il padre di lei è però un leghista convinto: Pieno di pregiudizi sui meridionali, non approva la loro relazione. Nel frattempo, Checco partecipa a provini e audizioni finché, improvvisamente, il suo talento viene riconosciuto da un discografico che vuole lanciarlo come nuovo fenomeno nel mondo dello spettacolo.
Cado dalle Nubi è uno dei film più apprezzati nella sua intera filmografia. Nel corso di questa pellicola dimostra di essere un attore con un tipo di comicità, fresca e genuina. È una commedia in grado di far ridere il pubblico in maniera costante durante tutta la sua durata.
2. Che bella giornata (2011)
Che bella giornata è una commedia italiana del 2011 diretta da Gennaro Nunziante. È il secondo film con Checco Zalone protagonista e ha registrato un enorme successo al botteghino, diventando uno dei film italiani più visti di sempre.
Il protagonista della pellicola è Checco, un pugliese trapiantato da anni in Brianza che lavora come buttafuori in una discoteca. Sogna però di diventare carabiniere, seguendo le orme dello zio Giuseppe Capobianco. Tuttavia, la sua ingenuità e ignoranza lo portano a essere respinto per tre volte consecutive al colloquio.
Grazie a una raccomandazione dell’arcivescovo di Milano, Checco ottiene un posto come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano: un ruolo delicato a causa del rischio di attentati. Qui conosce Farah (interpretata da Nabiha Akkar), una ragazza araba che si finge studentessa di architettura francese.
La ragazza in realtà, insieme al fratello e altri complici, pianifica un attentato per vendicare la morte della sua famiglia in un bombardamento. Checco, ignaro e innamorato, diventa un inconsapevole alleato dei suoi piani, causando una serie di equivoci e disastri che mettono a rischio il patrimonio artistico del Duomo.
La commedia mescola risate, critica sociale e un tocco di romanticismo, con il tipico stile politicamente scorretto di Zalone. La sua ironia, accompagnata dal suo caratteristico italiano sgrammatico, riesce a tracciare perfettamente lo stereotipo dell’italiano medio. Questo film non dimentica però di toccare tematiche sociali importanti quali il razzismo, la difficile convivenza fra persone di religione diverse e il malcostume della nostra società.
3. Sole a Catinelle (2013)
Sole a catinelle è una commedia del 2013 diretta da Gennaro Nunziante. Il protagonista del film è Checco Zalone, un uomo di origini meridionali ma che vive a Venezia da più di trent’anni. È felicemente sposato e ha un figlio chiamato Nicolò. Stanco della sua monotona vita da cameriere, decide di lasciare il lavoro.
Inaspettatamente però, proprio lo stesso giorno sua moglie Daniela (interpretata da Miriam Dalmazio) viene licenziata a causa della chiusura della fabbrica dove lavora. Il protagonista quindi trova un nuovo impiego presso un’azienda di elettrodomestici, lavorando come venditore di aspirapolveri. Checco si ingegna e vende i prodotti alla sua numerosissima parentela, ottenendo così uno strepitoso successo negli affari.
Grazie al suo nuovo lavoro quindi, può viziare la moglie e il figlio con regali di lusso e sfarzose proprietà. Conclusa la vendita all’infinita sequela di parenti, l’uomo inizia a collezionare una serie di insuccessi. Accumula molti debiti e ben presto infatti tutte le sue proprietà vengono pignorate. La moglie, stanca della disastrosa situazione, lo lascia portando con sé Nicolò.
Spinto dal desiderio di consolare suo figlio, Checco gli promette una lussuosa vacanza estiva. A una condizione: il bambino deve ottenere il massimo dei voti in tutte le materie scolastiche. Nicolò si impegna a studiare per tutto l’anno e nella pagella ottiene 10 in tutte le materie. Il padre, incredulo, deve rispettare la promessa fatta.
Dato che si trova in un periodo di profonda crisi, il padre lo convince a partire per la Basilicata, sperando di ingannarlo. I due sono ospiti da una sua vecchia zia: la vacanza non è certamente all’altezza delle aspettative perciò decidono di tornare a casa. Le cose cambiano quando incontrano casualmente Zoe (interpretata da Aurore Erguy), una ricchissima ragazza francese che ha un figlio della stessa età di Nicolò.
4. Quo Vado? (2016)
Quo Vado? è un film del 2016 diretto da Gennaro Nunziante. Il protagonista è il trentottenne Checco, un dipendente statale ossessionato dal posto fisso. All’inizio del film sta vivendo la sua vita ideale. È infatti fidanzato ma senza alcuna intenzione di sposarsi. Vuole continuare a vivere assieme ai suoi genitori che pagano tutte le tasse e le bollette.
Inoltre ha il “posto fisso“: è assunto a tempo indeterminato presso l’ufficio provinciale Caccia e pesca. Lì il suo incarico consiste nel fare timbri comodamente seduto alla scrivania. Quella che sembrava una vita facile e senza pensieri, viene però stravolta dalla riforma delle abolizioni delle province. A causa di un riforma della pubblica amministrazione, il lavoro di Checco e di molti altri dipendenti statali rischia di saltare.
Colto del tutto impreparato, il protagonista farà di tutto per preservare il posto fisso. Su consiglio del senatore Binetto, l’angelo custode dei posti fissi, rifiuterà la buonuscita e per questo verrà spostato per tutta l’Italia. La dirigente Sironi è riuscita a far accettare a tutti la buonuscita eccetto che a Zalone, ma è convinta che il Polo Nord sia il posto giusto per farlo finalmente cedere.
Un film caratterizzato da battute divertenti, situazioni al limite del paradosso e una storia che funziona. Ancora una volta l’amatissimo comico pugliese riesce a realizzare un film che è un successo. La sua comicità è capace di far ridere, appassionare e commuovere il grande pubblico.
5. Tolo Tolo (2020)
Tolo Tolo (2020) è il quinto film di Zalone, che segna la sua prima esperienza anche come regista. Ambientato in Africa, racconta con ironia il tema dei migranti. Tra i film italiani più visti di sempre si classifica terzo, dove Zalone è battuto solo da se stesso, con altri due suoi film: Quo vado? e Sole a catinelle.
Il film racconta il viaggio, fisico e spirituale, del giovane pugliese Checco. In seguito al rifiuto del reddito di cittadinanza, fa un tentativo nel settore della ristorazione che però si rivela un fallimento. Pressato dai creditori e dal fisco non gli resta che scappare più lontano possibile. Così decide di fuggire in Africa, dove si improvvisa cameriere in un villaggio vacanze di lusso in Kenya.
Qui conosce il giovane Oumar, un cameriere che sogna di diventare regista. Si innamora anche di una donna, affezionandosi particolarmente a suo figlio. Quando scoppia una guerra civile, Checco sembra non rendersi conto della gravità né della pericolosità della situazione, cercando comunque di mettere in salvo i suoi amici. In viaggio verso l’Europa, attraverso il deserto del Sahara, arrivando in Libia e poi sbarcando in Italia, Checco inizia sempre di più a sentirsi uno di loro, capendo poi cosa vuole e deve veramente fare, nonostante tutte le avversità e difficoltà del caso.
Oltre che per la sua comicità, Tolo Tolo è stato anche acclamato per la tematica sociale. Questi argomenti drammatici sono trattati nel film con ironia e leggerezza, senza però lasciare da parte la seria riflessione sulla situazione dei migranti.










