Il successo del film Il diavolo veste Prada ha portato molti spettatori a chiedersi se la storia raccontata sia solo frutto dell’immaginazione o se dietro la trama si nasconda una vicenda reale.
In effetti, la pellicola è ispirata a una storia vera, più precisamente a un’esperienza autobiografica dell’autrice Lauren Weisberger, che ha lavorato nel mondo dell’editoria di moda newyorkese, in uno dei luoghi più iconici: la redazione di Vogue.
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Lauren Weisberger e la sua esperienza in Vogue
Alla base del romanzo che ha ispirato il film, c’è la vera esperienza lavorativa di Lauren Weisberger come assistente personale di Anna Wintour, la potentissima direttrice di Vogue America. Questa esperienza diretta ha influenzato profondamente la costruzione della protagonista, Andrea Sachs, giovane giornalista alle prime armi che si ritrova catapultata in un mondo dove l’apparenza è tutto e le regole non scritte sono spesso più dure di quelle ufficiali.
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Miranda Priestly: un ritratto ispirato ad Anna Wintour?
Il personaggio interpretato da Meryl Streep, la temibile e affascinante Miranda Priestly, è ampiamente considerato un alter ego romanzato di Anna Wintour. Lo stile impeccabile, la voce pacata ma tagliente, le richieste impossibili e l’aura di potere assoluto ricordano da vicino la figura reale della direttrice di Vogue. Tuttavia, Weisberger ha sempre sostenuto che si tratta di un personaggio inventato, seppur costruito su dinamiche e osservazioni vissute in prima persona.
Il fascino del mondo della moda tra verità e finzione
Uno degli elementi più riusciti del racconto è la descrizione dell’ambiente lavorativo: frenetico, competitivo e spesso spietato. Il libro e il film riescono a trasmettere una sensazione di autenticità proprio perché attingono a una realtà vissuta. Il rapporto tra la giovane assistente e la sua direttrice non è solo il motore della trama, ma rappresenta una metafora delle sfide professionali affrontate da chi cerca di farsi strada in ambienti elitari e inflessibili.
Una finzione che racconta molto della realtà
Anche se la storia contiene molti elementi romanzati, Il diavolo veste Prada conserva un’anima profondamente realistica. È proprio questa miscela tra verità e finzione a rendere il film così coinvolgente. La consapevolezza che parte di ciò che si vede sullo schermo sia stato realmente vissuto conferisce alla narrazione un fascino irresistibile, capace di appassionare il pubblico e far riflettere sul potere, l’ambizione e il prezzo del successo.








