Tamara Ianni è conosciuta per essere stata la chiave di svolta nella storia criminosa del clan Spada, l’associazione mafiosa di Ostia, teatro di molti episodi criminosi. Una vita passata tra maltrattamenti e sevizie. Ecco chi è Tamara Ianni e che vita conduce oggi.
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Tamara Ianni: chi è e cosa ha fatto
Di Tamara Ianni si sa ben poco. I dettagli su dove sia nata e che professione faccia non sono dati a sapere. Si ipotizza sia nata nel 1989 e che abbia vissuto gran parte della sua vita ad Ostia.
Sposata con un uomo che è il nipote prediletto del boss mafioso Giuseppe Galleoni, appartenente al Clan dei Baficchi, storica nemesi del clan Spada. Entrata a far parte della famiglia Baficchi, Tamara ha iniziato a collaborare con loro come spesso succede nelle dinamiche associative mafiose.
Dal loro matrimonio nasce un figlio, ed è proprio per proteggerlo che decide di abbandonare il clan e diventare collaboratrice di giustizia.
Nel 2018 ha rappresentato una teste fondamentale nel processo all’organizzazione mafiosa che ha determinato la fine del clan e l’arresto dei suoi membri.
Ruolo nell’arresto della banda: il racconto a Belve Crime
Tamara Ianni ha passato anni e anni a vivere nella paura ma nel 2018 prende una decisione irreversibile, quella di collaborare con la giustizia e consegnare i malavitosi alle forze di polizia.
Nel 2025 risentiamo parlare di lei nel programma Belve Crime di Francesca Fagnani. Sentiamo solo la sua voce, sotto il volto coperto da un passamontagna.
Durante l’intervista ammette di aver subito violenze, minacce, aggressioni intimidatorie ai danni anche di suo figlio. Racconta di aver vissuto gli scontri e le vendette tra i clan. Quando la situazione era insostenibile si è ribellata e ha deciso di parlare.
Alla domanda dell’intervistatrice se ci sia voluto più coraggio o disperazione per iniziare a parlare, Tamara risponde così:
“Più che coraggio, per iniziare a parlare c’è voluta disperazione. Ricordo che un membro del clan Spada era venuto in casa mia con pistole e coltelli, assieme al signor Pelè (Enrico Spada), sieropositivo, che si era messo delle lamette in bocca per sputare sangue infetto di AIDS addosso a mio figlio di due anni. Per proteggerlo mi sono messa a chioccia e mi hanno riempita di botte“
Disperazione e istinto materno: una combinazione determinante. Tamara ha vinto così la forza dell’intimidazione mafiosa e ha deciso di denunciare apertamente il programma criminoso del clan Spada.
I membri del clan sono stati arrestati e condannati per essersi macchiati le mani di un elenco interminabile di crimini e violenze.
Come mai porta il passamontagna
La donna si presenta con un passamontagna al programma Belve Crime.
Tamara dopo aver voltato le spalle al clan mafioso è stata presa in custodia dallo Stato e inserita nel programma di protezione testimoni come collaboratrice di giustizia. Dunque per questioni di sicurezza e incolumità personale deve mantenere ignoti i tratti del suo volto.
La vita di Tamara Ianni oggi
Ad oggi Tamara e suo marito vivono sotto protezione. La confessione fatta nel maxi-processo al clan Spada ha permesso alla donna di proteggere la sua famiglia e di salvare tante vite, ma ogni peso c’è un contrappeso.
Il prezzo da pagare per essersi esposta è stata proprio la sicurezza: la famiglia di Tamara è stata messa nel programma di protezione testimoni per evitare di essere colpita dalla vendetta dei membri del clan. Ad oggi è lo Stato che garantisce loro l’incolumità.
Per questo motivo non è dato sapere dove viva ad oggi e non si hanno dettagli su come conduca la sua vita.
Su Raiplay è possibile vedere l’intervista completa fatta a Belve e le interviste affini che affrontano casi simili, come quello di Eva Mikula, ospite al programma nella stessa serata.
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