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C’è su Netflix una serie migliore di Black Mirror: scopriamo qual è

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Si tratta di una serie pubblicata sulla piattaforma nel 2020 ma che nell’ultimo periodo è stata riscoperta da un numero sempre crescente di utenti. Scopriamo qual è la serie Netflix che secondo parte del pubblico è migliore della più acclamata Black Mirror.

La serie Netflix migliore di Black Mirror

Uscita su Netflix nel 2020 Bloodride è stata anche definita la Black Mirror scandinava. Si tratta di una serie originale norvegese, un vero e proprio thriller che indaga la mente umana. Protagonisti sono i simbolismi e i misteri.

Si tratta di una serie in 6 episodi della durata di circa 30 minuti l’uno. Ogni episodio è autoconclusivo, quindi ogni storia ha subito una propria fine. Alcuni critici e utenti hanno però fatto notare come alcuni episodi siano più riusciti di altri.

L’elemento che unisce le 6 puntate è un autobus misterioso che appare all’inizio di ogni episodio per accompagnare i protagonisti verso un destino già scritto.

Bloodride: la trama

Al centro di ogni episodio c’è un viaggio nella mente umana, vengono indagate le pulsioni e i suoi lati più oscuri.

Le tematiche vanno dal grottesco all’inquietante: nel secondo episodio un uomo rinchiuso per 3 anni in una clinica psichiatrica decide di andare in vacanza con i suoi fratelli ma la situazione precipita quando decidono di dare un passaggio ad un’autostoppista; nell’episodio 4 tema centrale sono degli esperimenti in laboratorio condotti per vendetta sugli esseri umani, nell’ultimo episodio invece i due protagonisti sentono delle voci nel loro ufficio e cercano di risolvere un mistero riguardante una loro collega che si è tuffata nel vuoto.

Il confronto con Black Mirror

Nonostante il viaggio nella psicologia umana e il grottesco rendano il confronto tra le due serie tv inevitabile, le differenze sono molto più evidenti rispetto agli elementi in comune.

In primo luogo il soggetto: Black Mirror indaga le conseguenze, talvolta distopiche, dell’uso della tecnologia nella vita quotidiana mentre Bloodride affronta un viaggio all’interno della psiche umana.

Questo percorso introspettivo si ripercuote anche sulle atmosfere, più cupe e oscure, in questo caso un ruolo fondamentale ha l’ambientazione norvegese. Paesaggi freddi, luci smorzate e scenografie realistiche, contribuiscono a creare un tono distante, alienato, quasi asettico. Tutto questo genera un contesto disturbante, anche la violenza è controllata, non esplode in modo spettacolare.

Il rinnovato successo

Netflix produce ogni anno migliaia di contenuti per tutti i gusti. Talvolta anche serie di altissima qualità vengono oscurate da altre pubblicazioni che ottengono invece un successo immediato. Il 2020 è stato un anno molto ricco, sono state rese disponibili serie come La regina degli scacchi o The last dance, la docuserie dedicata a Michael Jordan, due contenuti che hanno ottenuto un successo inarrivabile. Bloodride ha quindi risentito della troppa concorrenza ma la sua qualità l’ha fatta uscire sul lungo periodo.

Gli utenti la stanno riscoprendo e proprio nelle ultime settimane ha raggiunto nuovi picchi di visualizzazioni. Un utente su Reddit ha affermato:

«Una gemma nascostaLa cosa più divertente che ho visto su Netflix da mesi. L’ho guardata tutta in un giorno»

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