“Queer” è il nuovo film di Luca Guadagnino uscito nelle sale il 13 febbraio 2025, distribuito da Lucky Red. L’ex 007 Daniel Craig interpreta uno scrittore omosessuale nei club gay di Città del Messico degli anni ’50.
Tra psichedelia e roventi scene di sesso, il film ha suscitato scalpore durante la presentazione alla mostra di Venezia 2024. L’intensa pellicola è tratta dal conturbante e omonimo romanzo di William S. Burroughs.
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“Queer” di Burroughs: il romanzo che ha ispirato il film di Guadagnino
Luca Guadagnino aveva 17 anni quando è rimasto folgorato dalla lettura di “Queer” di William S. Burroughs. Ci sono voluti decenni prima che trovasse l’occasione giusta per realizzarne un film, affidando la sceneggiatura al suo frequente collaboratore Justin Kuritzkes, proprio mentre i due stavano lavorando al precedente Challengers.
“Queer” è un romanzo conturbante e disturbante, stratificato e sfuggente, la cui digestione da parte del lettore richiede non poco tempo. Il romanzo di Burroughs è stato scritto tra il 1951 e il 1953 e pubblicato nel 1985, per evidenti motivi di oscenità e censura.
Questo è il secondo romanzo di Burroughs e costituisce in qualche modo la continuazione della sua opera d’esordio, Junky (in italiano “La scimmia sulla spalla”). Il protagonista di entrambe le opere è il medesimo, William Lee: una specie di alter ego semiautobiografico dell’autore, che nel primo romanzo è dominato da una dipendenza dagli oppiacei (proprio come Burroughs nella vita reale) e nel secondo deve affrontare la disperazione dell’astinenza, ma anche del risveglio del desiderio sessuale. “Junky l’ho scritto io, ma in Queer ho l’impressione di essere stato scritto“, ha confessato l’autore nella sua introduzione all’edizione 1985.
La storia è ambientata in una Città del Messico colonizzata dagli expat americani, molti in fuga dalla legge degli Stati Uniti (come lo stesso scrittore), e soprattutto pullulante di omosessuali più o meno dichiarati.
Queer: la trama del film tratto da William S. Burroughs
Negli anni ’50, William “Bill” Lee (Daniel Craig) è un cittadino americano di mezz’età, emigrato a Città del Messico a causa della sua forte dipendenza da droghe. Lee è omosessuale e trascorre una vita svogliata, passando da un bar malfamato all’altro e rimorchiando giovani ragazzi per rapporti sessuali occasionali.
Un giorno Lee incontra per caso Eugene Allerton (Drew Starkey), giovane marine anche lui espatriato. Rimane folgorato dalla sua enigmatica bellezza e, dopo averlo inseguito a lungo, riesce ad avvicinarlo ed a guadagnarsi la sua amicizia. La loro relazione si intensifica presto e i due hanno regolari rapporti sessuali.
Lee decide di partire per l’Ecuador alla ricerca dello yagé: droga misteriosa che secondo il protagonista sarebbe in grado di conferire a chi la consuma doti telepatiche. Lee parte insieme al giovane ragazzo ma durante il viaggio viene colpito da un violento attacco di dissenteria, dovuto ad una crisi di astinenza da droghe. Sebbene insofferente, Allerton gli sta vicino ed una volta guarito i due consumano per la prima volta un rapporto completo, dopo il quale l’ex marine sembra allontanarsi ancora di più.
Lee scopre che nella giungla che circonda Quito vive la Dottoressa Cotter (Lesley Manville), massima esperta dello yagè. I due le fanno visita e, dopo un’iniziale riluttanza, la Dottoressa accetta di far provare la droga ai due uomini. Dopo questa esperienza extra sensoriale, Allerton confessa di non essere omosessuale bensì “disincarnato” e i due si separano.
Due anni dopo, Lee torna a Città del Messico in seguito ad una lunga assenza. Scopre che Allerton è partito per il Sud America assieme ad un colonnello americano, senza lasciare tracce. Lee sembra rassegnarsi ma in uno dei suoi sogni allucinati, rivede il ragazzo nella camera di uno squallido hotel dove, prima di conoscerlo, portava le sue conquiste sessuali. Il ragazzo si mette un bicchiere di cognac in equilibrio sulla testa e lo invita a sparargli, ma anziché centrare il bersaglio, Lee colpisce in giovane in piena fronte, uccidendolo.
Differenze tra Film e Romanzo: il tragico episodio della morte della moglie di Burroughs.
Un episodio che ha segnato in modo decisivo la vita dello scrittore è stato la morte della moglie (Joan Vollmer): in Messico, durante un gioco pericoloso in cui entrambi erano ubriachi, nel colpire un bicchiere sopra la testa della donna, Burroughs sbagliò e la colpì alla tempia, uccidendola. .
Burroughs disse in seguito che questo evento tragico fu determinante per trasformarlo in uno scrittore. Non fu condannato per omicidio, ma a due anni di reclusione per omicidio colposo, che non scontò mai (si dice perché avesse corrotto il giudice). Successivamente decise di abbandonare tutto per intraprendere un viaggio in giro per il mondo.
Nel film “Queer” Guadagnino riporta costantemente a galla questo fatto fondamentale, attraverso immagini che possono sembrare indecifrabili se non si conosce la biografia dell’autore. Si vede spesso apparire una donna nuda, una figura che sembra quasi perseguitare Lee. Il regista decide di inserire una ricostruzione dell’incidente, trasponendo in immagini il senso di colpa dello scrittore.
La versione cinematografica del personaggio, creata da Guadagnino e Craig, è molto più romantica, disperata e fragile rispetto a quella del libro. Nel romanzo è una figura sgradevole: Lee, nonostante nel suo paese sia perseguitato e mal visto in quanto omosessuale, ha solo parole piene di disprezzo per chiunque: altri gay, donne, messicani. Il protagonista del romanzo è profondamente classista e razzista. Nel film invece il regista mette al centro la sua instabilità emotiva, più che il suo cinismo.