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Le mie ragazze di carta: trama e location del film di Luca Lucini

Scopri la trama di Le mie ragazze di carta e tutte le location del film di Luca Lucini, ambientato negli anni ’70
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Il film “Le mie ragazze di carta”, diretto da Luca Lucini e interpretato da Maya Sansa, Andrea Pennacchi e Neri Marcorè, porta lo spettatore nel cuore degli anni Settanta italiani. La storia unisce il racconto della crescita di tre adolescenti al profondo cambiamento di una famiglia costretta a lasciare la campagna per affrontare la vita in città.

È una commedia dal tono nostalgico che mescola il ricordo dei primi amori, delle partite di rugby e delle amicizie con la trasformazione sociale ed economica di un’epoca segnata dall’espansione urbana.

La trama tra adolescenza e cambiamenti sociali

Al centro della vicenda c’è la famiglia Bottacin, che nel 1978 lascia la vita rurale per trasferirsi a Treviso. Attraverso gli occhi dei più giovani, il film racconta il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con tutte le scoperte e i conflitti che ne derivano, intrecciati al trauma del cambiamento. Il personaggio di don Marcello, interpretato da Neri Marcorè, incarna la figura di un prete allenatore di rugby che diventa punto di riferimento per i ragazzi, contribuendo a inserire la dimensione sportiva nel racconto. La sceneggiatura si muove tra ironia e malinconia, mostrando come i dilemmi personali si riflettano sullo sfondo di una società che corre veloce verso la modernità.

Le location di “Le mie ragazze di carta”

Le riprese hanno trasformato Treviso in un set d’altri tempi: il centro storico, piazza Pio X, i Buranelli, il quartiere Latino e la riviera Garibaldi hanno rivissuto l’atmosfera degli anni Settanta grazie a comparse in abiti d’epoca, auto storiche e insegne ricostruite. A fare da sfondo ci sono anche il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci e la Parrocchia di San Liberale, simboli di una città che diventa coprotagonista del film.

Accanto a Treviso, la produzione ha scelto altre località venete: Mogliano Veneto, con la Parrocchia di Santa Maria Assunta e il teatro Busan, Orsago con Villa Grumati, oltre a Caorle ed Eraclea per le scene ambientate al mare. Non manca Jesolo, con la suggestiva pineta di via Correr, e alcune riprese girate a Roma che completano il mosaico di ambientazioni. Queste scelte restituiscono autenticità al racconto e rafforzano il legame tra memoria, luoghi e identità collettiva.

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