Nelle sale dal 2 ottobre 2025, Le città di pianura di Francesco Sossai è un road movie moderatamente fuori dai canoni che racconta il nord-est italiano come mood e stile di vita. I protagonisti sono due uomini contagiosi costantemente ubriachi che vagano per il Veneto senza una meta e sono tre i temi fondamentali: l’alcol, l’amicizia e l’architettura.
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La trama del film, di cosa parla Le città di pianura
I protagonisti sono due cinquantenni, Carlobianchi e Doriano, ossessionati dal bere e in cerca dell’ultimo bicchiere dopo un’allegra bevuta prima di congedarsi, il cosiddetto “bicchiere della staffa”. Incontrano il giovane Giulio, timido studente d’architettura, e lo prendono sotto la loro ala protettiva cercando di cambiarne il modo di vivere, la visione del mondo e dell’amore attraverso un viaggio nel Veneto più industrializzato e diroccato.
Due individui del nord-est italiano, marginali e fuori da ogni moda, sono qui elevati a protagonisti. Rappresentano l’estremizzazione di ciò che gli italiani pensano che sia il Veneto profondo, ma il regista ha avuto l’ingegno di non farci ridere di loro, ma con loro.
Come è nato il film
Francesco Sossai, giovane regista al secondo film, parla così dell’aneddoto da cui è nata la pellicola:
In una notte d’inverno del 2015 incontrammo un giovane studente di architettura dello IUAV di Venezia: nacque una grande amicizia. La mattina dopo, per scherzo, gli parlammo di un film – Le città di pianura, appunto – su due uomini che partivano dalle montagne per andare a bere l’ultima a Venezia.
Il regista ha affermato che, pur non essendoci rimandi autobiografici espliciti, il film prende spunto della sua terra e dalle persone che la frequentano. Insieme ad Adriano Candiago, si è ritirato sui colli della Pedemontana dove, in una chiesa abbandonata, hanno sparso tutti gli appunti tentando di riorganizzarli come fossero pezzi di una mappa più grande. Per quanto riguarda le influenze del film, Sossai parla di Marco Ferreri, Elio Petri, Francesco Rosi, Carlo Lizzani ma anche la tradizione della commedia all’italiana con pellicole come Il Sorpasso e I Vitelloni.
Il cast del film
Nei panni dei protagonisti troviamo Sergio Romano, attivo soprattutto in ambito televisivo, in fiction quali L’onore e il rispetto 2, Squadra antimafia – Palermo oggi, Che Dio ci aiuti, e Pierpaolo Capovilla, cantautore e bassista fondatore degli One Dimensional Man e del Teatro degli Orrori.
Nel ruolo del giovane Giulio, invece, figura Filippo Scotti, star di E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino e vincitore del Premio Marcello Mastroianni come migliore attore emergente al Festival di Venezia e candidato al David di Donatello per il miglior attore protagonista nel 2022.








