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Come finisce Fuochi d’artificio: i giovani partigiani in serio pericolo

Finale di Fuochi d'artificio: la fiction rai che celebra la Resistenza Partigiana attraverso lo sguardo inedito dei giovani.
fuochi d'artificio

Ha catturato l’attenzione del pubblico Fuochi D’Artificio, nuova fiction Rai tratta dall’omonimo romanzo di Andrea Bouchard che racconta la storia di un gruppo di giovani amici che nell’Italia del 1944 decidono di unirsi alla lotta partigiana.

La mini serie nasce per commemorare questo periodo storico fondante del nostro paese attraverso l’inedita prospettiva degli adolescenti. L’ultima puntata andrà in onda proprio il 25 aprile, giorno in cui si celebra la Festa della Liberazione.

Finale di Fuochi d’artificio: i giovani partigiani in pericolo

Negli episodi precedenti, Marta, Davide, Sara e Marco hanno intrapreso un percorso di trasformazione interiore e civile: passano dall’ingenuità adolescenziale alla consapevolezza adulta.

In una realtà spezzata dalla guerra, i giovani protagonisti si sono messi al servizio della lotta partigiana, diventando staffette essenziali per il trasporto di beni, armi e messaggi. In questo modo conoscono Nene, che diventerà immediatamente una figura di riferimento per Marta, ma qualcosa finisce per separarle.

I nonni Olga e Beppe cercano in tutti i modi di proteggere i nipoti pur vivendo nella paura. Vengono a galla verità tenute nascoste troppo a lungo: Olga rivela un passato sconvolgente che cambierà la percezione che i ragazzi avevano di lei e Nonno Beppe emerge come un eroe silenzioso, pronto a mettere in gioco tutto per proteggere la sua famiglia e i valori in cui crede.

Hanno spazio anche i buoni sentimenti: Marta è segretamente innamorata di Marco ma ha paura che lui la consideri soltanto un’amica o, peggio ancora, che preferisca Sara. La coraggiosa partigiana cercherà di dimostrargli i suoi sentimenti fino all’ultimo, con determinazione e coraggio.

Nel gran finale, il paesaggio mozzafiato delle Dolomiti si trasforma in un campo minato di pericoli. Le montagne sono luogo di un’ultima missione rischiosa e decisiva. La loro azione è fondamentale per la liberazione del Paese, ma l’impresa ha un costo molto alto per il gruppo: il prezzo della libertà si paga con il dolore, il sacrificio e, in alcuni casi, con la vita stessa. Marta e gli altri si trovano coinvolti in una feroce rappresaglia nazista, che mette alla prova la loro forza, lealtà e coraggio. Ogni gesto e decisione ha un peso enorme.

La fiction rivela un finale struggente, che lascerà il segno per far riflettere lo spettatore circa il sacrificio compiuto anni fa per la libertà.

Svelato il segreto di Cristina

Una rappresaglia organizzata dai nazi-fascisti costringe i giovani partigiani a fermarsi e non svolgere più le loro attività clandestine per non essere catturati dai nemici. Durante lo svolgimento di una missione, Marta inizierà a farsi domande circa la madre: come mai è scomparsa?

I nonni di Sara sono sconvolti in seguito alla rappresaglia nazi-fascista ai danni dei giovani ragazzi, tanto da riportare nelle loro menti un altro evento traumatico: la perdita della figlia.

Marta scopre che la madre Cristina (Giada Prandi) era un insegnante di piano e canto a Torino ed è stata costretta ad abbandonare la sua vita per via della guerra. La scelta ardua l’ha portata a rispettare i suoi ideali ed ora Marta si sente nella medesima posizione.

Intanto le due amiche Sara e Marta decidono di mettersi in marcia verso Praverso, ma cadono in una trappola: l’imboscata metterà a dura prova il loro rapporto di amicizia e il loro coraggio. La fiction Rai è tratta dal fortunato romanzo di Andrea Bouchard, ideale per spiegare la resistenza e la guerra ai bambini.

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