Fedez torna al centro dell’attenzione parlando apertamente della sua vita privata e dei momenti più difficili attraversati negli ultimi anni. Dalla fine del matrimonio con Chiara Ferragni al recente Festival di Sanremo, fino alla battaglia contro la malattia e il difficile percorso interiore, il celebre rapper italiano si apre come mai prima d’ora in un libro autobiografico in uscita a breve. Nel frattempo, ha anticipato alcuni passaggi pubblicandoli sulle sue storie Instagram, suscitando grande interesse e riflessioni tra i fan.
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Fedez e lo spoiler sul suo libro
Nel libro, Fedez ripercorre un anno estremamente complicato e ricco di emozioni contrastanti. “Ero su quel palco, sopraffatto dal caos, ma anche dentro mille altri luoghi della mia vita”, scrive l’artista riferendosi alla sua esibizione a Sanremo con il brano ‘Battito’. Il rapper descrive momenti vissuti “nelle case degli ultimi dodici mesi, su letti d’ospedale, tra litigi e rifugi nei locali”, sottolineando quanto sia stato difficile affrontare tutto ciò.
La partecipazione al Festival, più che un semplice evento musicale, rappresenta per lui un punto di svolta: “Ho tenuto gli occhi chiusi per non essere travolto, cercando di arrivare alla fine della canzone che avrei potuto cantare solo in questo momento: tornare sul palco dove è iniziata la fine di tutto”. Questo riferimento diretto al fallimento della relazione con Chiara Ferragni rende il racconto ancora più intimo e personale.
Tra critiche e autocritica
Fedez non nasconde le critiche ricevute nel corso del tempo. “Dove ho esagerato, me l’hanno detto, urlato. Dove ho mancato di rispetto”, scrive, riflettendo su errori e momenti difficili del passato. Tuttavia, sottolinea anche che il suo pezzo musicale è stato un modo per mostrare il suo vero punto di vista su quanto accaduto. “Aprendo gli occhi, ho visto un buco nero, come un paziente incosciente”, una metafora potente per descrivere il suo stato emotivo e mentale in quel periodo.
Uno sfogo potente e sincero
Nel libro si trova anche un intenso flusso di coscienza, che si trasforma in uno sfogo personale. Fedez parla apertamente delle accuse di manipolazione e strategia che gli sono state rivolte, in particolare da figure come Selvaggia Lucarelli. “Le persone pensano che io decida, pianifichi, organizzi tutto, ma io sono come una falena attratta dalla luce, senza controllo”, scrive, svelando la sua vulnerabilità dietro l’immagine pubblica.
Parla inoltre della sua ambizione e del narcisismo, ma soprattutto di quanto abbia quasi smesso di vivere, di quanto abbia combattuto contro i suoi demoni interiori. “Quando sono solo, i demoni arrivano senza volto, o con il mio volto, con occhi neri come quelli a Sanremo”, confessa, mostrando la profondità del suo dolore. In quei momenti, la soluzione è stata uscire, cercare compagnia, parlare con persone di lunga data o nuove conoscenze.

Il racconto del tentato suicidio
Uno dei passaggi più drammatici del libro è dedicato al tentato suicidio, un tema trattato con estrema onestà e delicatezza. Fedez condivide la pagina 63 del suo libro, dove spiega che il suicidio non è solo l’atto finale, ma un processo lungo e doloroso. “È la gestazione di quell’atto, un feto oscuro che cresce nella mente e ti sussurra ‘basta’ ogni giorno”.
La sospensione improvvisa degli psicofarmaci, che in precedenza lo aiutavano, ha aggravato la sua situazione mentale. “Quelle medicine erano diventate parte di me, come la pelle, la lingua, il pensiero. Quando le ho interrotte di colpo, il cervello ha cominciato a urlare”, racconta con cruda sincerità. Descrive un periodo di disintossicazione simile a quello dall’eroina, fatto di crampi, confusione, e incubi talmente intensi da far perdere il contatto con la realtà.
Il momento successivo è stato ancora più difficile: “Il corpo ha smesso di tremare, ma la mente è diventata una stanza chiusa a chiave, urlando per la sua dose di tranquillità che nessuno poteva più dare”.
Un messaggio di speranza e autenticità
Nonostante tutto il dolore e la sofferenza, il libro di Fedez vuole essere anche un messaggio di trasparenza, autenticità e resilienza. L’artista si mostra senza filtri, senza nascondere le sue fragilità, invitando chi legge a non nascondere i propri demoni ma a cercare aiuto e confronto.
La sua storia diventa così un racconto potente sul coraggio di affrontare i momenti più bui e sul valore della sincerità, che può aiutare a superare le difficoltà personali e a ritrovare un equilibrio interiore.