Fabrizio Cherubini è un imprenditore romano divenuto noto al grande pubblico principalmente per la lunga e intensa relazione con Alessia Fabiani, ex showgirl e letterina del programma televisivo Passaparola. Sebbene lontano dai riflettori del mondo dello spettacolo, Cherubini è finito al centro di una intricata vicenda giudiziaria e mediatica che ha coinvolto la sua vita privata, la ex compagna e i loro due figli gemelli, Kim e Keira, nati nel 2012.
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Chi è Fabrizio Cherubini
Di Fabrizio Cherubini si sa relativamente poco per quanto riguarda il percorso professionale, se non che opera nel settore della ristorazione. Secondo quanto emerso da varie interviste e racconti, è stato proprio grazie al suo lavoro che ha conosciuto Alessia Fabiani: nel 2008, durante una cena organizzata da amici comuni a Roma, l’ex showgirl si trovava in città per partecipare a una puntata del Maurizio Costanzo Show e fu presentata a Cherubini, all’epoca proprietario del ristorante dove si svolse la serata. Da quel momento nacque una storia d’amore intensa che avrebbe segnato la vita di entrambi.
La storia con Alessia Fabiani: tra amore, famiglia e crisi
La relazione tra Cherubini e Fabiani durò circa sette anni, dal 2008 al 2015, anni in cui la coppia sembrava costruire un futuro solido. Nel 2012 nacquero i gemelli Kim e Keira, che oggi hanno 11 anni. La showgirl, in numerose interviste, ha parlato con affetto e riconoscenza dei primi anni insieme, definendo Fabrizio “l’uomo più importante della sua vita”, sottolineando anche quanto abbia significato per lei diventare madre.
Tuttavia, con il tempo, il rapporto si incrinò fino alla separazione ufficiale nel 2015. Da allora, la storia tra i due è passata dall’ambito privato a quello pubblico, coinvolgendo anche la magistratura in un doloroso processo.
Le accuse, il processo e l’assoluzione
Nel 2016, Alessia Fabiani ha sporto denuncia nei confronti di Fabrizio Cherubini per maltrattamenti e violenza domestica. Le accuse erano gravi: la showgirl sosteneva di aver subito offese, insulti e comportamenti psicologicamente destabilizzanti durante la convivenza con l’imprenditore.
Il caso è stato oggetto di ampia attenzione da parte dei media, sia per il profilo pubblico della Fabiani che per la delicatezza delle accuse, che coinvolgevano anche la serenità dei figli minori. Tuttavia, al termine del processo di primo grado, i giudici hanno assolto Cherubini, riconoscendo che gli episodi denunciati non configuravano reati, bensì litigi familiari che, seppur aspri, non potevano essere interpretati come maltrattamenti sistematici o violenti.
Le reazioni e la controversia
La sentenza ha scatenato forti reazioni. Da un lato, Cherubini ha manifestato sollievo, pubblicando un emblematico post sui social con la scritta “Ho vinto”, suscitando indignazione da parte della ex compagna. Dall’altro, Alessia Fabiani ha espresso amarezza e incredulità, dichiarando: “È stata una doccia gelata. Non me l’aspettavo”. Ha inoltre rivelato di sentirsi tradita dal sistema giudiziario e di voler presentare appello, convinta di essere la vittima e pronta a difendersi in ogni sede.
Nel frattempo, la situazione si è ulteriormente complicata: Fabiani è ora indagata per falsa testimonianza in relazione alle dichiarazioni rese durante il processo. La showgirl ha negato ogni accusa, sostenendo di aver agito in buona fede e di aver subito intimidazioni e umiliazioni. “Chi dice la verità non ha mai paura”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.
Cosa fa oggi Fabrizio Cherubini
Fabrizio Cherubini, oggi, continua a mantenere un basso profilo mediatico. Al di fuori delle dichiarazioni di amici o fonti vicine a lui, non ha mai rilasciato pubblicamente versioni dettagliate dei fatti, se non attraverso vie legali. Alcune testimonianze, trapelate in passato, lo descrivono come vittima a sua volta di episodi difficili, alimentando una narrazione opposta a quella della Fabiani.
Sebbene la giustizia abbia finora dato ragione a Cherubini, la vicenda non è ancora chiusa. La possibilità di un processo d’appello e l’indagine per falsa testimonianza potrebbero riscrivere l’intero quadro. Al centro, però, restano due minori che hanno il diritto di crescere in un clima di serenità, al di là delle dispute giudiziarie e dei riflettori.