È iniziata la nuova edizione di MasterChef Italia, precisamente la quindicesima in onda nel nostro Paese. Un dato importante, che dimostra quanto il format sia ancora amatissimo e giovane. Fin dalle prime battute il programma ha confermato la sua capacità di rinnovarsi e di raccontare storie che vanno oltre il mondo della cucina. Tra i protagonisti della prima puntata si è distinta Dunia, aspirante chef che ha colpito i 3 giudici non solo per il piatto presentato ma soprattutto per il racconto personale condiviso davanti ai fornelli.
Scopriamo chi è la giovane aspirante chef che si è presentata alle audition del cooking show più amato della televisione.
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Chi è Dunia, la storia drammatica e la rinascita
Nella prima puntata di MasterChef Italia, la 28enne Dunia, aspirante chef, ha presentato il proprio piatto ai giudici. La giovane è di origine marocchina ed è in Italia da quasi vent’anni. Vive a Bassano del Grappa, dove ha costruito la sua vita in compagnia del marito Simone, presente in studio durante la sua presentazione a MasterChef.
Davanti ai fornelli, Dunia ha spiegato ai giudici come lei e Simone si siano conosciuti: “ci siamo incontrati in discoteca, ci siamo solo guardati perché ero fidanzata. Poi ho lasciato il mio fidanzato per lui“. La loro storia, però, ha preso una piega drammatica poco dopo. Nei giorni in cui i due avevano deciso di vedersi la ragazza viene ricoverata d’urgenza.
“Ho avuto tre ischemie e sono rimasta afasica. Non parlavo più“, ha dichiarato con emozione. Un percorso lunghissimo e complesso, dal quale è uscita grazie al sostegno del marito: “se oggi parlo è grazie a lui, che mi ha insegnato di nuovo a parlare“. Una confessione che ha lasciato la cucina di MasterChef in un silenzio carico di commozione.
Il marito, invitato a parlare dagli chef, dice di essersi accorto sin da subito che qualcosa non andava quando Dunia non riusciva più a parlare. Il ragazzo ha continuato affermando: “mi accorsi che non parlava, le chiesi di mettermi la musica marocchina. Così iniziò a cantare, e pian piano ha ricominciato a parlare“.
Il duro percorso, a tratti molto più che faticoso, è diventato una parte centrale dell’identità della giovane aspirante chef.
Il piatto presentato a Masterchef
Nel frattempo, i giudici hanno assaggiato il piatto presentato dalla concorrente. Sul bancone ha portato un piatto di ravioli ripieni di fegato alla marocchina con zest di limone, intitolando il piatto Ci vuole fegato. La sua partecipazione nel programma parte da un piatto che parla di origine e identità ma che si apre rapidamente a una dimensione più intima e universale.
Giorgio Locatelli apprezza l’idea del piatto, trovandola interessante ma segnalando un difetto tecnico: “la pasta è leggermente troppo doppia“.
Lo chef Bruno Barbieri concorda sulla valutazione di Locatelli: “sono d’accordo con Giorgio sulla pasta. Si sente molto la parte marocchina, e l’idea nell’insieme non è male. Il piatto ha difetti, ma c’è un pensiero“. L’equilibrio, nonostante le imperfezioni, ha colpito i giudici.
Durante l’assaggio, Antonino Cannavacciuolo chiede a Dunia cosa rappresenti per lei il marito. “Lui è la mia vita, altrimenti non lo avrei sposato. Lui è tutto“, ha risposto la giovane. Cannavacciuolo ha poi sottolineato l’armonia del piatto: “hai cercato contrasti, c’è una bella sinergia“.
Al termine della prova, Dunia ottiene il grembiule grigio, frutto di due sì e un no. Non accede quindi direttamente alla MasterClass, ma potrà giocarsi una nuova sfida per conquistare un posto definitivo nella competizione. Il risultato ottenuto tiene insieme tecnica, potenziale e una storia personale che ha lasciato il segno.
Il suo percorso all’interno del programma è appena iniziato ma al debutto ha già dimostrato di avere una personalità forte capace di trasformare la cucina in un racconto di vita.








