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Challengers: trama e spiegazione del finale del film di Guadagnino

Tutto su Challengers: la trama, il triangolo Patrick-Art-Tashi e il finale ambiguo che celebra la riconciliazione e l'amicizia.

Challengers, diretto da Luca Guadagnino nel 2024, racconta una storia di tennis, amore e amicizia con una narrazione che si sviluppa su due piani temporali: il 2006 e il 2019. Il film intreccia sport e sentimenti, seguendo tre protagonisti le cui vite si intrecciano in maniera intensa e complessa.

La storia di Patrick, Art e Tashi

Nel 2006, Patrick Zweig e Art Donaldson, migliori amici e promettenti giocatori di tennis, vincono il titolo di doppio junior agli US Open. Qui incontrano Tashi Duncan, giovane promessa del tennis, e tra i tre nasce subito una tensione romantica e sessuale. Nonostante alcuni momenti di intimità, Tashi blocca l’incontro prima che la relazione diventi sessuale. Patrick vince un match decisivo e la dinamica tra i tre si evolve, con segreti e tensioni che emergono lentamente.

Con il passare degli anni, Patrick diventa tennista professionista, mentre Art e Tashi coltivano la loro passione per il tennis al college. La gelosia e la competizione, sia sportiva che sentimentale, creano incomprensioni, soprattutto dopo un grave infortunio di Tashi che segna una svolta nelle loro vite. Col tempo, Tashi e Art instaurano una relazione romantica e professionale, mentre Patrick fatica a ritrovare la propria carriera e i vecchi legami.

Il ritorno nel 2019 e il torneo di New Rochelle

Nel 2019, Art e Tashi sono sposati e genitori, e lui si avvicina al Career Grand Slam, mancando però il titolo degli US Open. Tashi lo iscrive a un torneo Challenger per recuperare fiducia. Patrick, ormai emarginato dal circuito principale, si ritrova casualmente nello stesso evento. Il torneo porta i due amici a incontrarsi in finale, ma con tensioni irrisolte legate al passato e alla donna che entrambi amano.

Il giorno prima della finale, Patrick cerca di riallacciare il rapporto con Art, mentre tenta di convincere Tashi a seguirlo come allenatrice. La donna, pur consapevole dei sentimenti di Patrick, rimane fedele al marito, pur suggerendo strategie per motivare Art. La tensione tra sport e relazioni personali raggiunge l’apice proprio nella partita decisiva.

La finale e la spiegazione del finale

Durante il match, la tensione tra i due amici si manifesta in ogni punto. Patrick recupera terreno dopo aver rivelato ad Art, con un gesto simbolico con la racchetta, la loro intimità passata con Tashi. Nel tie-break finale, entrambi saltano per colpire la palla, ma si scontrano e si abbracciano, segnando un momento di riconciliazione e cameratismo ritrovato.

Tashi, dagli spalti, urla di gioia non per la vittoria sportiva di uno dei due, ma per la bellezza del gioco e per il riavvicinamento tra gli amici. Il finale resta aperto: il film non rivela chi vince la partita, sottolineando che la vera vittoria è la loro amicizia e la possibilità di un nuovo equilibrio tra sport, amore e legami personali.

Significato simbolico del finale

Il gesto finale simboleggia che, oltre alla competizione, l’importanza delle relazioni umane è fondamentale. La partita diventa metafora della vita: vincere non significa necessariamente battere l’avversario, ma ritrovare connessioni autentiche e superare le tensioni emotive accumulate negli anni.

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