Nayt, concorrente di Sanremo 2026 è senza ombra di dubbio una figura originale nel panorama musicale italiano. Il suo stile musicale e il messaggio sociale trasmesso con le canzoni sono dei chiari tratti distintivi del cantante.
La sua generazione è quella degli anni ’90, quella del boom della trap e del ritorno del rap: un fenomeno da cui lui decide in qualche modo di discostarsi, provando a fare qualcosa di diverso. Quel “qualcosa di diverso” funziona e raggiunge il successo.
Diverso dai rapper della sua generazione, in quello che canta ma anche in quello che pensa. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cantante.
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Biografia, età e approccio al mondo della musica
Nayt (all’anagrafe William Mezzanotte), è un rapper italiano nato a Isernia (Molise), classe 1994. La sua infanzia è stata tutt’altro che facile e l’ha trascorsa accanto alla madre crescendo a Roma. La figura materna è per lui un porto sicuro, costretto a crescere (e a convivere) con l’assenza di un padre.
Le sue canzoni vanno oltre il semplice intrattenimento, bensì vogliono dare visibilità a coloro che non hanno voce e sono ignorati dalla società. Infatti, scrive con una consapevolezza che pochi hanno; una consapevolezza che ha acquisito grazie alla spiccata sensibilità ereditata dalla madre. Il dono dell’onestà gli consente di comprendere gli stati d’animo più profondi delle persone e di trasformarli in emozioni tangibili attraverso la musica.
Nayt e il rapporto complicato tra i suoi genitori
“Mio padre mi ha disconosciuto, sono cresciuto senza niente“, racconta a One More Time, il podcast di Luca Casadei. “La figura maschile mi è mancata, sono diventato padre di me stesso”. Il cantante ha particolarmente sentito questa mancanza al punto di spingersi a fare musica.
È cresciuto con un solo genitore, la madre, è ammette non sia stato facile. Un genitore solo significa anche uno stipendio solo, con tutte le difficoltà che ne conseguono. In casa le cose erano piuttosto complicate: “io e mia madre abbiamo condiviso casa con degli extracomunitari e dopo sono arrivati anche i miei zii: non avevo spazi ed era stressante per me“. La mancanza di denaro e di uno spazio per sé sono state delle costanti che hanno caratterizzato tutta l’infanzia dell’artista.
Ciononostante, la madre è lì, sempre, a vigilare sul percorso di Nayt. “Ad un certo punto non volevo più uscire di casa per non allontanarmi, avevo paura che potesse succedere qualcosa a mia mamma“, racconta. Infine, afferma che è solo grazie alla terapia che è stato in grado di superare i traumi del passato.
Nayt si racconta attraverso la musica: esordio e carriera
Il suo talento lo rende sicuramente uno dei rapper più interessanti sulla scena italiana ma sin da giovanissimo comincia a far circolare il suo nome. Negli anni l’urgenza di cambiare, di comunicare, di non entrare nel vortice della banalità rimane una costante.
Il primo singolo No Story viene pubblicato a febbraio 2011, con strumentale di 3D. Appena raggiunta la maggior età, pubblica il suo primo album Nayt One, ospitando pesi massimi del rap italiano come Primo Brown e Emis Killa, sotto l’etichetta 40 Ladroni Records.
Nel 2013 pubblica in free download Shitty Life Mixtape, progetto ricco di collaborazioni: tra i partecipanti vi sono Gemitaiz, MadMan, CaneSecco, Blue Virus, Primo Brown e Luca J. Il suo secondo album Un Bacio esce a gennaio 2016.
“Nel 2018 ho scritto “Gli occhi della Tigre”, dove attacco gli altri artisti e faccio successo“, racconta Nayt nell’intervista a One More Time. “Volevo fare successo ma vado in crisi perché non sapevo cosa scrivere“. Non è né la prima né l’ultima crisi che il giovane rapper deve affrontare nella sua vita personale e professionale. Sempre nello stesso anno esce oh 9od, singolo di tha Supreme featuring Nayt certificato platino. Il singolo si trova nel primo disco di tha Supreme 23 6451 (Le basi).
Nell’anno 2019 esce Raptus Vol.3, con l’unica collaborazione di MadMan in Fame. Con l’arrivo del volume 3, l’intera trilogia è stata stampata in una edizione speciale intitolata Raptus Collection.
Si consolida negli album Mood, Doom, e raggiunge una maturità ancora più raffinata con Habitat. Ogni tappa del suo percorso artistico rappresenta un mix tra esperienza vissuta, tecnica raffinata e autenticità emotiva.
Per quanto riguarda i concerti live, ogni volta che sale sul palco traspare autenticità: non interpreta mai un personaggio. Porta sul palco la persona reale che è, risultato di un profondo lavoro su sé stesso. La musica è il veicolo principale di connessione e introspezione. La vera forza del suo messaggio si manifesta in ogni sua performance che diventa quindi un’esperienza collettiva.
Vita privata
Il cantante riconosce che il contesto sociale odierno, profondamente influenzato da una logica di profitto, rende le aspirazioni più intime difficili da realizzare. “Se non sviluppiamo empatia, cosa diamo alle persone? Solo solitudine, chiusura e individualismo”, afferma, sottolineando quanto sia urgente riscoprire la capacità di comprensione reciproca per contrastare il senso di isolamento. Il suo obiettivo è combattere la superficialità dilagante nella società moderna.
Dal punto di vista sentimentale non si conosce molto. Nel 2021 ha intrapreso una relazione con l’attrice Matilde De Angelis ma non si sa se la coppia sia ancora unita. Nel podcast di Luca Casadei afferma: “Non mi fidanzerò mai per tradire“, sottolineando ancora una volta la profondità del suo pensiero introspettivo.









